Alla scoperta del credito d’imposta: investimenti in beni strumentali per il vending.
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Le istituzioni nel 2020 hanno varato il piano nazionale Transizione 4.0 con misure volte ad agire nel triennio 2020-2021-2022: ma di che misure si tratta e quali possono interessare direttamente il settore Vending?
Considerando che lo scopo del piano nazionale è di favorire gli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati in modo da mantenere le imprese aggiornate e competitive, un piano del genere può offrire interessanti opportunità anche per gestori e operatori del settore del vending.
Vediamo in questi paragrafi cosa sia e come funzioni il credito d’imposta (vero protagonista del piano nazionale) e poi in che modo può risultare utile anche nell’ambito della distribuzione automatica.
Cos’è il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali?
Il piano Transizione 4.0 ha sancito un cambio nelle metodologie delle agevolazioni fiscali: non più super e iper-ammortamenti, ma benvenuto al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali.
Il credito d’imposta è uno strumento che nasce con l’obiettivo di ridurre il peso fiscale per chi investe nella crescita e nello sviluppo. Questa agevolazione si può applicare a fronte di spese sostenute nell’ottica di evolvere il proprio business in linea con la corrente trasformazione tecnologica secondo il modello Impresa 4.0. Si può applicare sia su beni materiali come macchinari, sia su beni immateriali come software.
Come funziona il credito d'imposta?
Il credito d’imposta, generalmente parlando, è una compensazione, cioè una sorta di “sconto” che va ad abbassare (e in alcuni casi felici addirittura ad azzerare) il computo totale di un’eventuale tassa da pagare. I soldi investiti cioè non vengono restituiti materialmente ma utilizzati (in una percentuale che varia a seconda di diverse specifiche) per pagare una parte delle tasse cui l’impresario sarebbe comunque stato sottoposto.
Alcuni vincoli per il credito d’imposta di questo piano nazionale sono il fatto che debba trattarsi di acquisto di beni nuovi e non usati, che le strutture che beneficiano debbano trovarsi sul territorio italiano, e che tali spese debbano essere sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Guarda due esempi pratici:
Chi può usufruire del credito d'imposta?
Può usufruire del credito d’imposta sia un’impresa sia un professionista, a patto che acquistino beni strumentali utili per la propria attività. Quindi sono esclusi i soggetti privati.
In che percentuali agisce?
L’agevolazione del credito d’imposta varia a seconda di alcune caratteristiche:
- Credito d’imposta del 20% del costo d’acquisto per investimenti che superino i 2,5 milioni di euro;
- Credito d’imposta del 40% per investimenti fino ai 2,5 milioni di euro.
In entrambi i casi c’è un limite massimo oltre il quale il contribuente smette di avere credito: 10 milioni di euro.
Fanno caso a parte gli investimenti immateriali, cioè gli investimenti per aggiornamento dei programmi con software 4.0:
- Credito d’imposta del 15% del costo d’acquisto, con un tetto massimo in questo caso di 700.000 euro.
Operatori vending: come utilizzare il credito d’imposta.
Le agevolazioni promosse dal credito d’imposta a supporto dello sviluppo e innovazione dell’industria 4.0 si attagliano bene anche a gestori e operatori del settore vending, offrendo loro l’opportunità di trasformare i propri distributori automatici in macchine interconnesse, coprendo col credito sull’esazione fiscale il processo di digitalizzazione dei distributori automatici che è comunque un trend significativo per il futuro del settore.
È un’ottima occasione allora per integrare ai distributori del proprio parco macchine tecnologie avanzate come la telemetria, il controllo da remoto, il cloud computing.
Come si richiede il beneficio fiscale del credito d'imposta?
Per fruire del beneficio fiscale del credito d‘imposta, i soggetti interessati devono presentare all’Agenzia delle entrate una comunicazione nella quale sono indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.
Quali distributori automatici possono beneficiare dell'agevolazione?
Tutti i distributori automatici del catalogo Valevend possono accedere all’agevolazione del credito d’imposta, in quanto posseggono i requisiti tecnici necessari, conformi alle specifiche tecnologiche richieste.
Come utilizzare il credito d'imposta del 15%.
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Un sistema di telemetria è probabilmente la scelta ottimale in questo momento: infatti ripiegare su un più classico software ERP (Enterprise Resource Planning, ovvero un software di gestione integrata) non sarà sufficiente per accedere e beneficiare del credito d’imposta, mentre il sistema di telemetria permette di accedervi.
Oltre all’agevolazione, un sistema di telemetria porterà numerosi miglioramenti al tuo business. Per implementarlo affidati a Valevend, agenzia esclusiva e concessionaria Evoca Group e punto di riferimento per il vending a Roma e nel Lazio!